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SOTTO ASSEDIO

É una breve performance che intende stimolare una riflessione sul tempo presente. L’attenzione viene focalizzata sui codici comunicativi contemporanei - sempre più deteriorati e appiattiti sul modello del talk show televisivo - e sull’opportunità di indagare nuove forme espressive in cui la phoné riesce a riabilitare la sua forza vitale, liberandosi dagli orpelli che la avviliscono e spesso la sfigurano. Con l’ausilio iniziale di immagini - che proiettano scene di guerriglia urbana e tafferugli - lo spettatore viene investito da una violenza incessante, nella quale si insinua la parola, intesa come unico strumento di rivoluzione possibile. L’attore in scena si impegna a recuperare dal gorgo che sta dentro di sé un suono (il primo e l’ultimo) che consegna al pubblico per testimoniare il senso profondo - e rivoluzionario appunto - della ricerca vocale. Dal travaglio dell’interprete scaturisce una formula (in dialetto campano) che si fa monito e speranza, bestemmia e benedizione, mentre una danzatrice ricorre al linguaggio dei segni per esaltare le potenzialità inventive della parola.

Menzioni speciali

Menzione speciale della giuria all’ottima performance di Ciro Carlo Fico che ha rapito il pubblico, guadagnando anche un applauso a scena aperta, con “Sotto assedio”, uno studio sul tempo presente e sulla sua volgare rappresentazione spettacolare, fatta di talk show, reality show e tabloid. Uno spettacolo che sottolinea l’attento e profondo studio sulla voce e sull’attore che ha portato sul palco l’esempio di un linguaggio nuovo ma comprensibile e diretto.

Menzione speciale al Rush Festival 2011 - Spettacolo finalista